Stagione Teatrale 2025/2026
Arte - Cultura - Spettacolo
(sempre in aggiornamento )
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DOMENICA 13 APRILE ore 18.00
ANIME SOSPESE
"Eppure da qualche parte ci sarà un posto per me… un posto dal quale poter ricominciare…" Esiste una cura per noi indaffaratissimi umani? C'è un luogo in cui potremmo andare per ritrovare quel noi stessi che andiamo cercando? Sì! Quel luogo esiste e si chiama "Clinica Poetica", luogo senza posto in cui sarai ospitato e nel quale troverai altre Anime Sospese come la tua. Uno spettacolo che ha emozionato profondamente il pubblico del Teatro Antico di Tindari.
Federico Barsanti con la sua regia lascia spazio alla riflessione personale e alla partecipazione emotiva del pubblico, che si trova immerso in una narrazione che non cerca risposte facili, ma invita a confrontarsi con il mistero dell'animo umano e le sue inquietudini più profonde. Il tema centrale di "Anime Sospese" è l'idea che la vera guarigione, o forse la vera accettazione di sé, non avvenga mai completamente. C'è sempre un'area "sospesa", un punto di transizione dove i personaggi sono costretti a confrontarsi con la propria verità, ma senza mai riuscire a trovarne una definizione definitiva.
Federico Barsanti con la sua regia lascia spazio alla riflessione personale e alla partecipazione emotiva del pubblico, che si trova immerso in una narrazione che non cerca risposte facili, ma invita a confrontarsi con il mistero dell'animo umano e le sue inquietudini più profonde. Il tema centrale di "Anime Sospese" è l'idea che la vera guarigione, o forse la vera accettazione di sé, non avvenga mai completamente. C'è sempre un'area "sospesa", un punto di transizione dove i personaggi sono costretti a confrontarsi con la propria verità, ma senza mai riuscire a trovarne una definizione definitiva.
VENERDI' 18 APRILE ore 21.15
ANDREA SCANZI
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LA SCIAGURA Cronaca di un governo di scappati di casa.Dopo il grande successo di Renzusconi (2018) e Il cazzaro verde (2019-2020), Andrea Scanzi — autore e interprete teatrale dal 2011 — torna sul palco con un nuovo spettacolo di satira politica: La Sciagura – Cronaca di un governo di scappati di casa. Tratto dall’omonimo bestseller edito da Paper First, Scanzi mette ora in scena la sconfinata pochezza di un governo composto perlopiù da “scappati di casa”. Novanta minuti di risate (amare), informazione e indignazione, che partono da un’analisi del percorso politico di Giorgia Meloni per poi ripercorrere impietosamente le incongruenze del governo, le troppe criticità della destra e l’evanescenza colpevole di una classe dirigente oltremodo imbarazzante. Dalla seconda carica dello Stato La Russa (sic) all’esimio statista Donzelli (aiuto!), dai tetri busti del Duce ai mitologici blocchi navali, dai treni di Lollobrigida ai quadri di Sgarbi. Dagli scivoloni seriali di Valditara a quelle di Sangiuliano, dalle inchieste su Santanché e Delmastro al capodanno col “botto” di Pozzolo, dal comico inconsapevole Gasparri alle tesi tragicamente oscurantiste di Vannacci. Dal ricordo di Paolo Borsellino (ignobilmente citato da questi governanti che con lui nulla c’entrano) alle canzoni di Gaber e Guccini (che Meloni ama, ma di cui evidentemente non ha capito nulla). Un irresistibile monologo pieno di musica, satira, fervore e pulsione civile, senza reticenze né sconti. Uno spettacolo accorato e imperdibile per raccontare questi tempi sbandati. Per interpretare il presente. E per resistere a questo inesorabile tracollo della politica politicante nostrana.
MARTEDI' 6 MAGGIO ore 21.15
LUCA SOMMI
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VIVA LA COSTITUZIONE – Perché amarla e difenderla di e con Luca Sommi
È bella, giusta, poetica, gentile, generosa la nostra Costituzione.
È scritta come una poesia ma è rigorosa, non ammette che la si contraddica. Considera tutti i cittadini e le cittadine uguali, dal più povero al più ricco, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, orientamento politico, condizioni sociali ed economiche. Per la nostra carta costituente tutti devono avere pari dignità sociale e la legge deve essere uguale per tutti. Obbliga la Repubblica a rimuovere tutti quegli ostacoli che impediscono ai cittadini e alle cittadine di avere una vita dignitosa. Non dobbiamo avere paura di niente perché c’è la Costituzione a proteggerci. In questo monologo Luca Sommi ci porta a scoprire la bellezza della nostra Carta fondamentale. Un monologo contro la riforma del Governo Meloni che la vuole stravolgere.
VIVA LA COSTITUZIONE – Perché amarla e difenderla di e con Luca Sommi
È bella, giusta, poetica, gentile, generosa la nostra Costituzione.
È scritta come una poesia ma è rigorosa, non ammette che la si contraddica. Considera tutti i cittadini e le cittadine uguali, dal più povero al più ricco, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, orientamento politico, condizioni sociali ed economiche. Per la nostra carta costituente tutti devono avere pari dignità sociale e la legge deve essere uguale per tutti. Obbliga la Repubblica a rimuovere tutti quegli ostacoli che impediscono ai cittadini e alle cittadine di avere una vita dignitosa. Non dobbiamo avere paura di niente perché c’è la Costituzione a proteggerci. In questo monologo Luca Sommi ci porta a scoprire la bellezza della nostra Carta fondamentale. Un monologo contro la riforma del Governo Meloni che la vuole stravolgere.
SABATO 10 MAGGIO ore 21.15
GIUSEPPE SORGI
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Parlare d’amore senza buonismi, coniugando l’astrologia col teatro e col sorriso. Troppe lacrime, troppi sentimentalismi, troppi deliqui e pochi sentimenti. E questa povera, spremuta, sfottuta astrologia, invocata nel tentativo di trovare l'anima gemella nel mese fortunato! Chi vuol sentirsi raccontare, invece, attraverso i segni zodiacali il peggio del proprio carattere e delle proprie tanto accorate quanto nefaste scelte sentimentali? Il gioco allora si fa piccante e poco romantico. Decisamente sconsigliato a permalosi e casi di sindrome da crocerossina. In scena dodici segni come dodici tipi umani o dodici comiche, spietate maschere.
L’applicazione dell’astrologia in ambito psicologico non è una novità, inizia con Jung e prosegue fino ai giorni nostri per una strada tempestata di scetticismi, puzze al naso e fastidi vari. Traslare il tutto dentro una confezione teatrale comica invece è decisamente nuovo. Alla domanda su quali siano i riferimenti di questo "astrocomico" monologo, la risposta fornita da Giuseppe Sorgi è stata: Miss Marple. Sì, avete letto bene: Miss Marple. La zietta, frutto del genio di Agatha Christie, valuta infatti la nostra specie secondo ‘tipi umani’, osservando gli sconosciuti e trovando in loro quei punti di somiglianza con quanti conosce personalmente. Con questo sistema, mentre sferruzza, zia Jane asciuga la vicenda giungendo all’essenza dei fatti. Seguendo la stessa logica, segno dopo segno, Giuseppe Sorgi mette in scena una guida pratica per affrontare e conoscere colui o colei che ci fa tanto palpitare il cuore o che il cuore lo essicca. Senza tralasciare noi stessi, però. E i nostri moventi. Perché abbiamo posato gli occhi su quella persona? Stiamo sperimentando finalmente un nuovo modo di affrontare una storia? Oppure riproponiamo per l'ennesima volta gli stessi, disastrosi, schemi amorosi di sempre?
Un esperimento folle quello di "Io Vergine, tu Pesci?", eppure gradito vista la quantità di date in molte città italiane.
Parlare d’amore senza buonismi, coniugando l’astrologia col teatro e col sorriso. Troppe lacrime, troppi sentimentalismi, troppi deliqui e pochi sentimenti. E questa povera, spremuta, sfottuta astrologia, invocata nel tentativo di trovare l'anima gemella nel mese fortunato! Chi vuol sentirsi raccontare, invece, attraverso i segni zodiacali il peggio del proprio carattere e delle proprie tanto accorate quanto nefaste scelte sentimentali? Il gioco allora si fa piccante e poco romantico. Decisamente sconsigliato a permalosi e casi di sindrome da crocerossina. In scena dodici segni come dodici tipi umani o dodici comiche, spietate maschere.
L’applicazione dell’astrologia in ambito psicologico non è una novità, inizia con Jung e prosegue fino ai giorni nostri per una strada tempestata di scetticismi, puzze al naso e fastidi vari. Traslare il tutto dentro una confezione teatrale comica invece è decisamente nuovo. Alla domanda su quali siano i riferimenti di questo "astrocomico" monologo, la risposta fornita da Giuseppe Sorgi è stata: Miss Marple. Sì, avete letto bene: Miss Marple. La zietta, frutto del genio di Agatha Christie, valuta infatti la nostra specie secondo ‘tipi umani’, osservando gli sconosciuti e trovando in loro quei punti di somiglianza con quanti conosce personalmente. Con questo sistema, mentre sferruzza, zia Jane asciuga la vicenda giungendo all’essenza dei fatti. Seguendo la stessa logica, segno dopo segno, Giuseppe Sorgi mette in scena una guida pratica per affrontare e conoscere colui o colei che ci fa tanto palpitare il cuore o che il cuore lo essicca. Senza tralasciare noi stessi, però. E i nostri moventi. Perché abbiamo posato gli occhi su quella persona? Stiamo sperimentando finalmente un nuovo modo di affrontare una storia? Oppure riproponiamo per l'ennesima volta gli stessi, disastrosi, schemi amorosi di sempre?
Un esperimento folle quello di "Io Vergine, tu Pesci?", eppure gradito vista la quantità di date in molte città italiane.
SABATO 24 MAGGIO ore 21.15
ROBERTO LIPARI
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Direttamente dal noto programma Mediaset “Striscia La Notizia” al Cartellone EVENTI nazionale “Meglio di Ieri”, Roberto Lipari al Teatro Vittoria Manzoni di Massarosa (Lucca) con il suo ultimo spettacolo. E se fosse veramente così? Per un comico la prima volta sul palco non si scorda mai, ma l’ultima? Sarà la più divertente? La più surreale? La più personale? Nasce così un monologo in cui Roberto conduce il pubblico in un esilarante viaggio introspettivo dove per la prima volta parla della sua vita, dei paradossi della sua quotidianità, dei dubbi e dei sogni. Non rinuncerà però a gettare uno sguardo sul suo mondo, sulla società e sulle generazioni. Segnerà così, passo dopo passo, risata dopo risata, riflessione dopo riflessione la strada che lo porterà a decidere se questo spettacolo debba essere veramente l’ultimo.
SABATO 29 MAGGIO ore 21.15
ALESSANDRO DI BATTISTA
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SCOMODE VERITÀ – Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza
di e con Alessandro Di Battista
Dopo il successo di ‘Assange, colpirne uno per educarne cento’ Alessandro Di Battista mette in scena la trasposizione teatrale del suo ultimo libro ‘Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza’. Un racconto crudo, coraggioso e militante sui massacri commessi in nome della civiltà, sulle incredibili fake-news che li hanno permessi e sulla pavidità dei politici europei ー ed italiani in particolare ー che hanno preferito tradire l’interesse generale ed i principi costituzionali in favore dell’interesse particolare della grande finanza e dell’industria delle armi. Partendo dal conflitto in Afghanistan, passando attraverso quelli in Iraq e in Libia, Di Battista arriva alla guerra in Ucraina mostrando come funziona la narrazione bellicista ed il sistema mediatico occidentale. Di Battista ricorda la genesi della guerra in Ucraina nonché del conflitto israelo-palestinese, si scaglia contro l’uso strumentale dell’antisemitismo e spiega come e perché Israele si sia via via trasformato in un Paese caratterizzato dal fondamentalismo e dal terrorismo di Stato. Infine, dopo aver mostrato e narrato immagini e fatti di Gaza che il mainstream non ha il coraggio di far vedere e raccontare, l’autore ricorda quanto, paradossalmente, la Prima Repubblica fosse caratterizzata, almeno in politica estera, da una libertà impensabile al giorno d’oggi. Il monologo, della durata di 85 minuti circa, si conclude con un messaggio di speranza, azione e partecipazione: quello che possiamo fare noi per continuare a stare dalla parte dei “dannati della Terra”, dunque, dalla parte giusta della Storia.
SCOMODE VERITÀ – Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza
di e con Alessandro Di Battista
Dopo il successo di ‘Assange, colpirne uno per educarne cento’ Alessandro Di Battista mette in scena la trasposizione teatrale del suo ultimo libro ‘Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza’. Un racconto crudo, coraggioso e militante sui massacri commessi in nome della civiltà, sulle incredibili fake-news che li hanno permessi e sulla pavidità dei politici europei ー ed italiani in particolare ー che hanno preferito tradire l’interesse generale ed i principi costituzionali in favore dell’interesse particolare della grande finanza e dell’industria delle armi. Partendo dal conflitto in Afghanistan, passando attraverso quelli in Iraq e in Libia, Di Battista arriva alla guerra in Ucraina mostrando come funziona la narrazione bellicista ed il sistema mediatico occidentale. Di Battista ricorda la genesi della guerra in Ucraina nonché del conflitto israelo-palestinese, si scaglia contro l’uso strumentale dell’antisemitismo e spiega come e perché Israele si sia via via trasformato in un Paese caratterizzato dal fondamentalismo e dal terrorismo di Stato. Infine, dopo aver mostrato e narrato immagini e fatti di Gaza che il mainstream non ha il coraggio di far vedere e raccontare, l’autore ricorda quanto, paradossalmente, la Prima Repubblica fosse caratterizzata, almeno in politica estera, da una libertà impensabile al giorno d’oggi. Il monologo, della durata di 85 minuti circa, si conclude con un messaggio di speranza, azione e partecipazione: quello che possiamo fare noi per continuare a stare dalla parte dei “dannati della Terra”, dunque, dalla parte giusta della Storia.
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Mostra fotografica permanente di Eloj Lugnani presso il foyer del teatro
Sala Parrocchiale - Teatro Vittoria Manzoni
Proprietà della Comunità Parrocchiale dei Santi Iacopo e Andrea
Via Valle cava n° 250 - 55054 Massarosa (Lu)
c.f. 82000710465